PUBBLICAZIONI BIBLIOTECHINA DEL CURIOSO

Osservazioni sulla musica
antica e moderna

di Gian Rinaldo Carli

a cura di Stefano Bianchi

VIII vol. della “Bibliotechina del curioso”

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COPERTINA de OSSERVAZIONI SULLA MUSICA ANTICA E MODERNACurato da Stefano Bianchi, il volume presenta le Osservazioni sulla musica antica e moderna e la “dissertazione epistolare” Intorno alla difficoltà di ben tradurre. Frutto della riflessione di un giovane e promettente erudito, i due testi risalgono al 1743 ed apparvero a stampa, rispettivamente nel 1786 e nel 1787, nell’ambito della pubblicazione – in 19 volumi ed a cura dello stesso Gian Rinaldo Carli – Delle opere del signor commendatore don G. Conte C., presidente emerito del Supremo Consiglio di pubblica economia e del R.D. Magistrato Camerale di Milano e consigliere intimo attuale di Stato di S.M.I.R.A. (Milano, 1784-1787).

La pubblicazione dei due testi all’interno della “Bibliotechina del curioso” offre al lettore moderno da un lato l’opportunità di esplorare un aspetto poco conosciuto nell’enciclopedica produzione di Gian Rinaldo Carlo, dall’altro di entrare nel vivo del dibattito – quale quello del rapporto tra l’antico ed il moderno – che ha segnato profondamente la cultura del Settecento.Gian Rinaldo Carli

In questa prospettiva appaiono di grande interesse soprattutto le Osservazioni sulla musica antica emoderna, redatte in forma di comunicazione epistolare con Giuseppe Tartini ed articolate in quattro capitoli: “Sulla musica in generale”, “Se gli antichi conoscessero il contrappunto”, “Della corruzione della musica antica e moderna”, “Della musica moderna”. La fisionomia complessiva delle Osservazioni è quella di una riflessione su pregi e difetti della musica e del teatro musicale in rapporto a precisi modelli, passati in rassegna e discussi tanto dal punto di vista della riflessione teorica quanto su quello più concreto della produzione teatrale e musicale contemporanea.

Come scrive Stefano Bianchi nella sua Prefazione, “nel teatro delle eterne contrapposizioni tra antico e moderno, con le sue Osservazioni Gian Rinaldo Carli prende […] partito a favore di una serena e criticamente consapevole acquisizione della lezione dei classici, nel rispetto di quei principi di ‘semplicità’ e di ‘naturalità’ che percorrono la cultura del Settecento e che costituiscono una sorta di Leitmotiv nella storia del teatro musicale”.

Stefano BianchiStefano Bianchi è nato a Trieste nel 1966. Diplomato in Pianoforte (Conservatorio di Mantova, 1990) e laureato in Lettere con una tesi di laurea in Storia della Musica (Università di Trieste, 1991), ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia e Analisi della Culture Musicali (Università di Roma “La Sapienza”, 1997). Ha insegnato Storia della Musica presso l’Università di Trieste, la Scuola di Musica “Pietro Edo” di Pordenone ed il Conservatorio Statale di Musica “Jacopo Tomadini” di Udine. Iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti (Elenco Pubblicisti) del Friuli-Venezia Giulia nel 1989, collabora dal 1987 con il quotidiano «Il Piccolo» e con la Sede Regionale della RAI per il Friuli - Venezia Giulia in qualità di critico musicale.

Responsabile della sezione Musicologia del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, è autore di circa cinquecento tra interventi e contributi apparsi su volumi collettivi, atti di convegni, quaderni e programmi di sala di prestigiose istituzioni liriche e concertistiche. Per i tipi della LIM (Libreria Musicale Italiana) di Lucca, ha pubblicato il volume La musica futurista. Ricerche e documenti.

Dal 1998 è Conservatore del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste.

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