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NARRATIVA
Noi Ebrei di Anna Fano |
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Nell'estate del 1943, anche prima dell'armistizio dell'Italia con gli Alleati occidentali (8 settembre), che determinò la penetrazione in massa dei tedeschi nel nostro paese e la dissoluzione del nostro esercito, parecchie famiglie ebree cercarono rifugio in Abruzzo. Così Anna Fano, che vi si recò con il marito e il figlio Guido, stabilendosi in varie località sino al giugno 1944, allorché Roma fu liberata dagli anglo - americani. Il racconto lungo Noi Ebrei è, appunto, la storia o, piuttosto, la cronaca di questo soggiorno abruzzese: un racconto sereno e privo di pur giustificabili rancori, ricco di personaggi e punteggiato di numerosi piccoli episodi, in cui emergono le preoccupazioni, le ansie e le paure dell'epoca e in cui hanno un ruolo essenziale, non sempre di feroci persecutori, gli occupatori nazisti. La narrazione o, se si preferisce, la rievocazione di questo periodo di forzato esilio procede con chiarezza e precisione e abbonda di notazioni umanamente affettuose e dolorose, di nitide variazioni paesistiche, di riflessioni su quanto sta avvenendo; né mancano, talora, le tonalità ironiche e scherzose. Ne è derivato un suggestivo affresco paesano, in cui il significato artistico in senso stretto si unisce costantemente a un non trascurabile significato documentario.
Anna Curiel Fano appartiene a quel gruppo di intellettuali ebrei triestini, di cui con tanta competenza e acutezza ha scritto Giorgio Voghera nel volume Gli anni della psicanalisi (1980). Nata il 20 aprile 1901 da Aronne di Samuele e dalla sua seconda moglie Maria Morpurgo, ha frequentato il Liceo Femminile di Trieste. Successivamente è vissuta a Milano e a Roma. Nel 1931 sposò il filosofo triestino Giorgio Fano, docente all'Università di Roma e studioso della filosofia di Croce, del pensiero indiano e dell'origine e della natura del linguaggio, di cui è stata per molti anni fedele e intelligente collaboratrice. Dal 1965 al 1990, dopo la morte del marito (1963), si è trasferita a Bologna. Attualmente vive in una casa di riposo a Sasso Marconi. Ha scritto numerosi racconti, alcuni dei quali comparsi in giornali e riviste, e molte pagine di carattere autobiografico.
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pagine composte da studioimaginis di Trieste