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PUBBLICAZIONI FUORI COLLANA

MARTA CURRELICH - KÜRNER
Una signora del bel canto

di Gioacchino Grasso

pubblicato nel 2014

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COPERTINA DI: MARTA CURRELICH KÜRNER          Ricostruire la biografia di un personaggio in assenza di testimonianze dirette, in mancanza di documenti originali e di una specifica iconografia è una specie di sfida alla veridicità storica e al rischio di manipolazioni troppo soggettive. Ma quando lo sfidante è Gioacchino Grasso che, in tutti i suoi precedenti lavori, ha sempre dato prova di onestà intellettuale e di rigore nella ricerca, allora possiamo accingerci alla lettura della sua ultima fatica senza riserve di sorta.
         La protagonista di questo lavoro, Marta Curellich Kürner, è stata una stella del teatro lirico del primo Novecento nell'arco di tempo 1901-1914: carriera breve, ma sfolgorante, con successi incontrastati in tutti i maggiori teatri italiani (tranne la Scala).
         Marta Currelich KürnerForse per la brevità della sua vicenda artistica il suo nome non trova molto spazio, se non addirittura ignorato, nei trattati e nei dizionari musicali e quasi a compensare tale lacuna Gioacchino Grasso ha voluto prowedere con le sue instancabili e appassionate ricerche. Come l'autore precisa nella PREMESSA, l'archivio personale della cantante è andato disperso; rimangono le fonti indirette, recensioni, locandine, articoli di quotidiani, cronache delle singole performance. Non è sufficiente, anche se laborioso, rintracciare tutto questo materiale, analizzarlo, catalogarlo per comporre una biografia. Grasso ha saputo anche selezionarlo, con l'obiettivo di far emergere dalla pluralità delle informazioni il profilo umano e, in questo caso, artistico della persona.
        Il criterio adottato dall'autore non è rigidamente cronologico, in quanto la scansione del tempo è data dall'analisi dei diversi personaggi progressivamente rappresentati dalla Curellich e dal progressivo crescendo della qualità sia vocale, sia drammatica delle sue interpretazioni. Come si può estrapolare dalle varie recensioni, la sua voce calda di mezzosoprano sapeva dare le tinte giuste a ruoli musicalmente e drammaturgicamente diversi tra loro, da Carmen a Mignon, da Azucena a Dalila, ruoli vissuti con intelligenza, cultura e buon gusto, tanto da riscuotere ampio consenso di pubblico, generosi ed elaborati omaggi floreali e gioielli di consistente valore.
       Il tutto rientrava nelle consuetudini dell'epoca, quando i cantanti lirici erano divi che trascinavano gli entusiasmi del pubblico e le penne dei cronisti, ma a distanza di un secolo solo pochi nomi sono rimasti nell'antologia dei migliori. Non è questo il caso di Marta Curellich Kürner, ma lo studio a lei dedicato da Gioacchino Grasso ha il merito e il valore di farla uscire da un anonimato provinciale e di ampliare le nostre conoscenze, inserendo il suo piccolo tassello nel mosaico della cultura musicale del XX secolo.

Alba Noella Picotti

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