IL BANCO DI LETTURA

dal numero 36/2008

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UN GRAZIE ED UN ADDIO

di Mariuccia Coretti

Non è appassito l'ultimo addio
tepore di una voce suasiva
nel frangersi di ogni cammino

Tino SangiglioCon questo numero del "Banco di Lettura" si conclude la vita della rivista. Scomparso prematuramente Tino Sangiglio, suo co-direttore, mi è parso giusto porre termine ad una esperienza che è nata, cresciuta, maturata per opera di entrambi e di cui credo sia corretto ed opportuno che io sola curi la prosecuzione (anche, per quanto mi riguarda, per gravi motivi di salute).

Il "Banco di Lettura", come molti amici ricorderanno, ha iniziato il cammino nel 1986 in forma sperimentale, con inediti triestini, e solo nel 1988 la Rivista ha acquisito la sua definitiva fisionomia, arricchendosi di quelle rubriche che ancora oggi la caratterizzano, conferendovi un respiro nazionale e internazionale. L'aiuto economico prima di Pino Zucca della tiprogafia Stella di Trieste, poi quello amministrativo di Gilberto Scher e di Roberto Zuzich hanno dato una notevole spinta alla pubblicazione; in particolare Roberto, seguendo le direttive di Sangiglio e Coretti, ha curato la parte grafica della rivista facendone un apprezzato veicolo di contenuti di alta cultura, di scheggie di scrittura creativa e di immagini: mai casuali queste ultime, ma adeguate, volta per volta, ai contenuti proposti. Lo spendido disegno di Bruno Chersicla in copertina è diventato così simbolo di un'esperienza di riflessione sulla letteratura e sulle arti, e di sperimentalismo letterario apprezzato non solo in regione, ma in tutta Italia.

Io lavoravo già da tempo presso la tipografia Stella dirigendo il "Notiziario", organo ufficiale di stampa della "Fidapa". Tino, provenendo da una diversa esperienza, mi ha affiancato, imparando a poco a poco, se così si può dire, il mestiere. E portando nel "Banco di Lettura" il suo spirito curioso, la sua grande sensibilità estetica, la sua solida cultura. Si è formata in tal modo una coppia affiata nel lavoro quanto nella vita.

La maggior difficoltà è stata sempre quella di ottenere contributi qualificati ed illustri da parte di studiosi, critici, scrittori e poeti che non chiedessero alcun compenso. Grazie alla loro disponibilità è andata così creandosi una rete di collaboratori che comprende i più bei nomi della cultura locale e nazionale in genere. A questi Amici, in primo luogo, il "grazie" della redazione. Come pure un affettuoso abbraccio ideale a tutti coloro, Lettori e Simpatizzanti, che hanno accompagnato il "Banco di Lettura" nel suo ventennale percorso. Un particolare ringraziamento infine all'Istituto Giuliano di Storia Cultura e Documentazione che, dal 2001, ha sposato la causa della Rivista, rendendone possibile la pubblicazione.

Mariuccia CorettiCon affetto
Mariuccia Coretti

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