- ISTITUTO GIULIANO DI STORIA, CULTURA E DOCUMENTAZIONE
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Manlio Cecovini racconta le origini, le vicessitudini, la cronaca e l' arte dell' Istituto Giuliano.

Registrazione di bassa qualità video effettuata il 19 aprile 2001. All'epoca gli streams video HQ non erano ancora possibili.

     Scopo dell’Istituto era ed è quello di valorizzare la cultura che ancora anima fervidamente quanto resta in Italia di terra giuliana, in esito agli eventi dell’ultima grande guerra e la conseguente cessione all’ex Repubblica di Jugoslavia di gran parte dei territori che già avevano costituito la Venezia Giulia. Una regione - la Venezia Giulia - che ha dato all’Italia, per limitarsi alla letteratura, scrittori, poeti e pensatori di fama europea, quali Svevo, Saba, Michelstaedter, Ascoli, Slataper, Stuparich, Spaini, Quarantotti Gambini e altri, e che ancora nel solco di questa altissima tradizione, continua ad esprimere forze capaci d’interpretare la nuova Europa che si affaccia alla storia, che non sempre, per la marginalità cui è costretto questo estremo lembo d’Italia, riescono a richiamare su di sé l’attenzione che pur tuttavia si meritano, nel campo della cultura e specialmente dell’editoria nazionale, caratterizzata più da interessi commerciali che da intenti più propriamente culturali.

Firma dell'atto costitutivo     L’articolo 1 dello statuto recita: «L’Associazione è un libero sodalizio apolitico e apartitico, senza fini di lucro, operante nella Venezia Giulia. Esso promuove lo studio della storia e della cultura giuliana e la sua documentazione». Nell’adempimento della funzione assuntasi, e con l’assidua e responsabile assistenza di una commissione interna d’alto livello e inaccessibile a interessi che non siano quelli propri d’una promozione fondata sul merito, l’Istituto ha curato e continua a curare la diffusione di tutti i principali aspetti della composita cultura giuliana, con particolare riguardo alle sue caratteristiche principali e cioè della "triestinità", del "goriziano", della "bisiacaria" e del "gradese" (o "gravisan"). L’impegno dell’Istituto si è espresso principalmente nel campo dell’editoria, con il reperimento di opere rare o poco note del passato, ma anche con la pubblicazione di opere nuove di sicuro rilievo culturale che probabilmente non avrebbero trovato la via dell’editoria commerciale. In calce viene riprodotto l’elenco delle opere fin qui pubblicate nelle proprie collane (Narrativa, Saggistica, Storia e Documentazione, Poesia, Architettura, Musica, Arti figurative, Bibliotechina del curioso).

Stand in Fiera Campionaria a Trieste nel 1988     Altre attività notevoli dell’Istituto riguardano la presentazione pubblica dei propri libri, conferenze, conferenze - concerto, mostre d’arte figurativa, rappresentazioni teatrali, l’affissione di manifesti commemorativi di personaggi giuliani di rilievo culturale del passato. Dei principali concerti e conferenze viene tratta una registrazione in video - cassetta o nastro a disposizione dei soci e di chiunque altro abbia interesse. L’Istituto, che gode del riconoscimento regionale, è sostenuto con i contributi dei propri soci pubblici e privati e della Regione Friuli - Venezia Giulia.

 

 

 

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